Covid19: Illusione di Sicurezza Infranta.
a cura della Dott.ssa Irene Fabbri
Psicologa Psicoterapeuta
Come tante situazioni che ci mettono a rischio di vita, arriva questo sconosciuto VIRUS, il COVID-19, che sconvolge, tutto ad un tratto, la nostra quotidianità.
Noi esseri umani ci rifugiamo in quella che può essere definita “un’illusione di sicurezza” che ci permette di vivere con l’idea di essere relativamente al sicuro, che a noi e alla nostra famiglia non possa accadere niente di brutto. La vita scorre nei suoi momenti felici e tristi ma l’idea della morte non ci tocca da vicino fino a che non ci confrontiamo con qualcosa che ci mette di fronte alle nostre paure.
La perdita delle sicurezze, il senso di instabilità, le limitazioni della propria libertà, il cambiamento nelle relazioni con gli altri, l’isolamento, il timore della sofferenza, del futuro e dell’ignoto sono alcune delle esperienze con cui ci stiamo confrontando in questo periodo. La progettualità lascia il posto al vivere alla giornata e al riempire la nostra vita con qualcosa di nuovo.
Le reazioni possono essere molteplici, dalla negazione che porta a vivere come niente fosse, pensando che il mondo stia reagendo in modo esagerato, alla razionalità scientifica che guida passo passo nei comportamenti da tenere e che, se seguiti, assicurano protezione fino al panico e all’angoscia che nello stesso tempo congelano e scatenano pensieri circolari sul contenuto della paura.
È proprio in momenti come questo che dobbiamo accettare il fatto che come esseri umani siamo “fragili” e che vivere in tutte le sue forme comporta un certo grado di rischio.
La paura allora può diventare un punto di forza che se gestita spinge a reagire in modo costruttivo.
Perché è così importante gestire le nostre emozioni?
Il nostro corpo e la nostra mente sono collegati da un filo sottile.
Lasciarsi prendere dalle emozioni senza gestirle può riflettersi sul nostro organismo e di conseguenza sul sistema immunitario. Sappiamo che la paura può alterare l’equilibrio del nostro corpo attraverso il meccanismo dello stress che è una reazione fisiologica adattiva che però può assumere un significato patogenetico, quando:
- È prodotta in modo troppo intenso
- Rimane attiva per un lungo periodo di tempo
- È ostacolata nel suo normale svolgimento e quindi anche nella sua risoluzione
Lo stress prolungato quindi genera modificazioni del sistema endocrino, immunitario e nervoso autonomo oltre che un’influenza negativa sui comportamenti rilevanti per la salute.
La flessibilità con la quale reagiamo agli eventi esterni ci permette di adattarci alle situazioni e di godere di una maggiore salute fisica e psicologica. Di conseguenza è importante in periodi come questo, fare un passo alla volta, accettare ciò che non è sotto il nostro controllo imparando a gestire soltanto noi stessi.
La paura allora se ascoltata diventa un messaggio inviato dal nostro cervello che ci spinge a reagire affrontando ciò che accade intorno e dentro di noi: ecco che accettazione e ascolto diventano le parole chiave e come dice una canzone di Tiromancino:
“ Vorrei imparare dal vento a respirare, dalla pioggia a cadere,
dalla corrente a portare le cose dove non vogliono andare,
e avere la pazienza delle onde di andare e venire…
ricominciare a fluire ”